L’importanza di esprimere le emozioni

Un pomeriggio tranquillo, una mamma, un papà e una splendida bambina di quasi sei anni … stanno decorando una scatola di cartone con dei disegnini da incollare, ma la colla non funziona più e il papà sta cercando di capire il perché. La bambina, forse per curiosità, strappa dalle mani del papà il flaconcino della colla ed egli, istintivamente, dà uno schiaffo sulla mano della piccola, che scoppia in un pianto inconsolabile.  La mamma osserva la bambina, vede scorrere sul suo viso lacrime che riempiono i suoi enormi occhi color nocciola, è davvero dispiaciuta, anche perché non aveva mai ricevuto dal suo papà un simile gesto. Si tenta una riconciliazione, ma la bambina non ne vuole sapere e il papà si allontana dalla stanza, aspettando che si calmino le acque. E così la mamma coglie l’occasione per spiegare alla sua bambina cos’è quel  malessere che sente nella pancia, quel fastidio che non la vuole abbandonare e che sta facendo diventare i suoi occhi troppo rossi e la sua maglietta troppo bagnata: si chiama tristezza ed è un’emozione. “L’unico modo per liberarti da questo fastidio è andare da papà e dirgli che quello schiaffo ti ha fatto male non solo sulla mano, ma anche nel  cuore.” La bambina accetta e avviene il confronto tra i due che termina con delle reciproche scuse e un abbraccio intenso e meraviglioso.

Ecco, le parole senza voce sono fatte da occhi gonfi di lacrime, da sorrisi, mal di pancia, batticuori e tutte quelle espressioni e quei gesti che non prevedono parole, ma che, se colti, riescono a comunicarci molto di più di lunghi discorsi. Oggi non siamo abituati a comunicare i nostri stati d’animo e questo determina malesseri che vogliamo affrontare quasi sempre evitandoli. Nel mio studio professionale ho avuto modo di vedere emozioni rappresentate attraverso il disegno, attraverso  strumenti musicali, attraverso il corpo. “Ci sono tanti modi per veicolare le nostre emozioni ed ho avuto modo di constatare direttamente i benefici di simili opportunità educative.”

Viviamo costruendo il silenzio nel nostro animo,  esibendo ansie, tensioni, toni della voce troppo alti e intolleranza verso il prossimo. Ma è proprio sforzandosi di dar voce alle emozioni che abbiamo la possibilità di recuperare il nostro equilibrio, lo stesso che ci permette di sorridere e di gioire per la bellezza della semplicità.