Mamma? no, donna!
Una donna con tre figli piccoli, abbandonata dal marito che ha “scelto” un’altra a lei. Sicuramente ha vissuto in maniera difficile, ha dovuto da sola educare le due figlie di 8 e 10 anni e il piccolino che all’epoca aveva solo 4 anni. Aiutata sì da mamma e sorelle, ma in fin dei conti sola, senza quell’amore e quel sostegno che un marito dovrebbe dare. Con il tempo è diventata sempre più figlia e sempre meno mamma, fino a quando non ha incontrato un uomo che le ha fatto vivere sensazioni ed emozioni diverse da quelle di una donna sola. Dopo un anno di “fidanzamento” ha annunciato alle figlie (oggi rispettivamente di 20 e 22 anni) che sarebbe andata a vivere con il suo lui, in un paese distante 50 km, perché era lì che lui aveva trovato lavoro, e dove potevano sistemarsi. Il figlio sedicenne lo avrebbe portato con lei, se lui avesse voluto, altrimenti sarebbe rimasto con la nonna (infatti è rimasto con la nonna). Le altre due? Una alle prese con i preparativi per il suo matrimonio (che dovrebbe essere tra meno di un anno), e l’altra che oramai vive con la famiglia del suo fidanzatino perché dalla nonna non c’era tanto spazio per tutti. Ora mi domando se è giusto che una mamma abbandoni i figli per un amore che ha sempre desiderato, commettendo lo stesso errore del marito; e se questòuomo l’avesse conosciuto prima? Se ne sarebbe andata lo stesso lasciando i figli ancora più piccoli? Lei dice che non li ha abbandonati, perché li ha “sistemati” dalla nonna, e poi oramai sono grandi…(vuol dire che quando siamo grandi, a 20 anni, non abbiamo più bisogno della mamma?), e comunque ogni domenica va a trovare la mamma, e quindi anche i figli. Ieri la ragazza più grande è stata colta da un malore, causato dallo stress pensa il medico, e dopo aver realizzato che forse psicologicamente non è molto forte, è scoppiata in un gran pianto, dicendo che non è contenta che la mamma se ne sia andata, che è stanca di fare tutto da sola, e che non ce la fa più. La mamma di tutta risposta ha detto telefonicamente: “vabbè, ci vediamo domenica” (tra 6 giorni). Io oggi ho 33 anni e la mia mamma mi è sempre molto vicina, fisicamente e psicologicamente. Non siamo più “legate dal cordone ombelicale”, ma abbiamo bisogno l’una dell’altra. E so che anche se non ha vissuto una vita matrimoniale felice, ha dedicato tutta la sua vita a noi figli e soprattutto ci ha fatto crescere portando sempre alto il valore della famiglia; se con i miei fratelli sono così legata è grazie a lei e se riesco a trasmettere gli stessi valori ai miei figli è sempre grazie a lei. E se la ragazzina di 20 anni abbandonata dal papà e poi dalla mamma oggi ha una famiglia è sempre grazie a lei.