Notizie: i figli non soffrono quando la mamma rientra al lavoro dopo la maternità

Leggevo oggi sul Guardian un articolo riguardo alla conclusione di una ricerca americana fatta su più di 1000 bambini (fino a 7 anni) dalla Columbia University School of Social Work di New York , sull’impatto del ritorno al lavoro della mamma dopo qualche mese dalla nascita di un bambino.I risultati sono confortanti per le mamme lavoratrici che rientrano al lavoro entro il primo anno di vita del loro figlio.Jane Walfogel, visiting professor alla Londono School of Economics, afferma di non aver riscontrato effetti negativi tenendo però conto che i cambiamenti esterni per il bambino non riguardano solo il rientro al lavoro della madre ma anche mille altri fattori imprevedibili. Ciò che è stato considerato è l’effetto globale di tutti i fattori sullo sviluppo cognitivo e sociale del bambino.Ricerche recenti invece sostenevano esattamente il contrario, che un rientro al lavoro troppo precoce poteva provocare danni al bambino in particolare di velocità di apprendimento. Questa volta invece si dimostra che è lo stile di genitorialità a fare la differenza, che se la mamma è più serena lavorando, sarà anche più attenta alle esigenze dei suoi figli.Si dice, inoltre, che il part-time è la soluzione migliore sia per la mamma che per il bambino.Come al solito siamo di fronte a molteplici verità.Certo, la cosa importante, è che la scelta della donna sia fatta senza sensi di colpa, altrimenti nulla di ciò che è appena stato detto funziona. Non sempre poi il mondo del lavoro che si ritrova dopo la maternità è così aperto e flessibile da permettere di conciliare tutte le esigenze.Sono molto d’accordo su un punto: la mamma deve essere appagata e soddisfatta e lo può essere lavorando come no. Se ha la fortuna di avere un posto di lavoro che dà soddisfazioni e riesce a dedicare al bambino al ritorno quanto gli serve allora è a cavallo. Delegare però troppo la crescita e l’educazione dei nostri figli a nonni e babysitter forse non è una gran soluzione se si è scelto consapevolmente di allargare la famiglia. Rimane il fatto che nella maggior parte dei casi un secondo stipendio è una necessità e allora meglio vivere serenamente e senza sensi di colpa la vita lavorativa sapendo che i nostri figli comunque non ne risentiranno se non ci vedono troppo stressati.