Notizie: ricomincia la scuola.. e continuano le polemiche.
Oggi 3 milioni di studenti varcheranno la soglia della propria classe. Al suono della campanella si ritroveranno con vecchi amici o amici ancora da conoscere. Così, allo stesso modo, incontreranno nuovi o vecchi maestri e professori.
In contemporanea, fuori dalle aule, infuria la polemica contro i tagli alla scuola, contro una riforma che ha odore di fregatura e nel bresciano una scuola pubblica è trasformata in simbolo politico, a dispregio – a mio parere – di chi democraticamente la pensa diversamente e in quella scuola ci porta i figli. Perchè la scuola è di tutti, anche dei bambini stranieri che vivono in italia.
Mia figlia frequenta da pochi giorni la materna dove per ora sembra tutto tranquillo. Una delle insegnanti però è incinta, quindi è possibile che a breve inizi il balletto del turn over. Nella migliore delle ipotesi ..
I tagli significano togliere qualità e serenità alle famiglie dei ragazzi e significa mettere in crisi intere altre famiglie che annaspano nel precariato. In molti paesi europei l’educazione scolastica è considerata il pilastro della società, con sostegni autentici sia economici che in termini di servizi.
Se da noi l’inglese – come leggevo in una testimonianza del sito di Repubblica – viene insegnato dalla docente di matematica (lingua che lei stessa ammette di non sapere), il futuro dei nostri figli poggia su basi davvero poco incoraggianti.
Questo è uno sfogo molto personale che spero possa stimolare una riflessione e un dibattito anche per chi la pensa diversamente. Ben vengano le divergenze di opinione. E quindi? Voi cosa ne pensate? Raccontate le vostre esperienze!