Pensieri: la festa del papà
Tra pochi giorni è la festa del Papà.
Una ricorrenza che nella mia famiglia d’origine non è mai stata presa in considerazione. Io l’ho sempre ignorata, come la festa della mamma..
Ma da genitore ora ne vedo un significato diverso.
Penso che il papà di mia figlia si meriti una festa. E una torta e un regalo.
Con Alice, il papà ferma il tempo e glielo regala, infiocchettato di parole, racconti e abbracci. Dentro alle sue braccia Alice si sente sicura, più grande. Sopra, in braccio, guarda il mondo dei grandi. Dalla loro visuale. Il suo papà non si stanca mai di portarla in giro, di mostrarle i dettagli e rispondere alle sue domande. Alice sembra un antico filosofo greco. Osserva il mondo e vuole capirne i pezzi. Come funzionano, come stanno insieme, perché in quel modo. Domande semplici ma gigantesche su quella realtà che per noi è scontata, di cui non ci accorgiamo più.
Grazie a tutti e due, perché quando vi guardo insieme, che chiacchierate, mi sento in pace. Il mondo appare aggraziato. Le connessioni perfette. E anch’io mi sento parte di quest’armonia cosmica.
Esistenziale. Sentimentale.
Goffa;-)