Ricordiamoci di esprimere…il nostro amore!
Soltanto ieri la giornata mi ha regalato confronti stimolanti con persone che vedo raramente ma con le quali mi son sempre trovata benissimo. Si parlava di quanto fosse importante nei rapporti di coppia, familiari, di amicizia non dare mai nulla per scontato, non dimenticare di trasmettere all’altro l’importanza che riveste nella nostra vita e di sottolineare spesso quanto la sua presenza renda speciale ogni singolo giorno vissuto e da vivere. Ad un tratto un papà-nonno a dir poco straordinario, molto incline alla riflessione, al dialogo ed al confronto con l’altro, condivide la sua idea, a dir poco originale, di creare un servizio “obbligatorio” per tutte le coppie nel quale poter periodicamente condividere bisogni, soddisfazioni, sofferenze o mancanze legate al loro modo di vivere il rapporto, avendo quindi la possibilità di potersi confrontare con quelle dinamiche che possono, a lungo andare, deteriorare un legame che aveva tutti i presupposti per vivere serenamente. L’aspetto che più mi ha colpito dell’idea è quello dell’obbligatorietà del “servizio”, dal momento che siamo tutti troppo presi dalla nostra quotidianità e non ci permettiamo di fermarci un istante a riflettere su ciò che stiamo trascurando e che ci potrebbe donare invece l’opportunità di risvegliare in noi la voglia di essere romantici, passionali, allegri. Forse è necessario rendere obbligatorio anche riflettere? è chiaramente una provocazione, ma vuole fungere da stimolo per ri-animare quella parte di noi che è in grado di alimentare la nostra anima: le emozioni. Ognuno di noi ha bisogno di essere amato, coccolato, tenuto presente da chi ama. Ricordiamoci ogni giorno di esprimere amore al nostro interlocutore emotivo attraverso una frase dolce, un piccolo pensiero, un fiore raccolto sul ciglio della strada, una canzone, uno scherzo, un bigliettino sotto il cuscino. Scegliersi ogni giorno e rinnovarsi nel proprio rapporto significa aver ben compreso l’importanza di prendere sempre le misure emotive di ciascuno per cucire insieme l’abito della felicità. (Dr.ssa Marcella Ciapetti, Pedagogista clinico)