Se i nostri figli ci offendono ….

Eccomi qui, di Domenica mattina a riflettere su episodi che purtroppo accadono sempre più di frequente. Bambini in preda a esplosioni di rabbia contro le proprie madri, lanci di sassi, terriccio e chiara volontà di inveire contro una madre sorda di fronte alla chiara necessità del proprio figlio di essere ascoltato. Madri che si rivolgono ai propri bambini utilizzando termini che stimolano immagini violente, distruttive. Piccoli sempre più “arrabbiati”, violenti, privi di quegli strumenti utili ad assaporare la realtà con serenità. Bene. Pensavo al rispetto. Rispetto inteso come riguardo, considerazione, la stessa che i genitori PRETENDONO dai propri figli. I bambini apprendono ciò che vedono. Dio mio! è un disastro! Come possiamo pretendere il rispetto se non gli facciamo vedere come si fa? Come possiamo sperare che un figlio sia tranquillo, educato e rispettoso se nessuno gli mostra concretamente il senso di ciò che vogliamo intendere? Come facciamo a lamentarci quando un bambino ci offende e ci risponde male se glielo abbiamo insegnato noi? Se qualcuno si rivolgesse a noi , in pubblico, dicendoci che se ci azzardiamo a rispondere male di nuovo ci fa “saltare tutti i denti”, questo cosa provocherebbe in termini emotivi dentro noi stessi? è vero, non è semplice non perdere la pazienza. Ma credo che prendere atto di quanto alcuni nostri atteggiamenti siano distruttivi e privi di RISPETTO, possa aiutare a compiere un primo passo verso nuove consapevolezze. Come diceva Steve Jobs, è difficile rendere semplice ciò che è complesso, ma se riusciamo a farlo potremo spalare montagne! Credo che un concetto sia semplice: i bambini imparano ciò che vivono. Pensiamoci.