Storie di una mamma col ‘cervello in pappà

Questo post è per tutte le mamme che dalla gravidanza in poi sentono di aver perso qualche neurone, di avere la testa ancora più tra le nuvole, di vivere momenti di totale confusione.

Durante la gravidanza tutto è lecito e giustificato. Si sa che gli ormoni impazziscono, che si passa da momenti di letargo a momenti di iperattività totale che portano ad accentuare le manie organizzatrici della donna. Intorno all’ottavo mese, per esempio, ci si ritrova a svuotare armadi, a cambiare la disposizione dei mobili, a costruire culle, o a comprare oggetti inutili ma al momento reputati utilissimi per il futuro nascituro.

Dimenticare un portafoglio, abbandonare un sacchetto della spesa alla cassa, lasciare il telefono di casa acceso sono cose normali in quel periodo. Nessuno oserebbe criticarti o farti notare il tuo stato di totale inettitudine.

Ma quando non c’è più il pancione (o meglio è rimasto, ma ormai flaccido), non ci sono più scuse. Vai a spiegare che anche l’allattamento porta con sè i suoi effetti negativi su memoria e lucidità…non si può prolungare la durata delle giustificazioni da 9 mesi a 2 anni..

Se poi si fa un altro figlio ravvicinato, ci si rende conto che ormai con questo riconglionimento bisogna convivere per anni. 

Nonostante il mio passato da ingegnere e quindi la nomea di una persona precisa e razionale, sono sempre stata tutt’altro. Ma da quando ho avuto il primo figlio sono riuscita a farne di grosse:

Ho perso la bici di mio figlio grande. Quando lo racconto non ci crede nessuno. Come è possibile andare al parco con il proprio bambino in bici e tornare con il bambino (per fortuna!) ma senza biciclettina? SI PUò.

Quando il mio secondogenito era piccolino, ero in cucina e cercavo di pulirgli la bocca con un fazzoletto. Nel frattempo, la busta del riso che avevo in mano si stava rovesciando a mia insaputa nella sua bocca…al volo ho recuperato tutti i chicchi di riso crudi mentre piangeva, senza per fortuna fare danni. Ma che rischio! Ecco cosa può succedere nei primi tempi da neo-bis-mamma alla prese con la cena, dopo settimane di notti insonni.

Ho perso la mia importantissima Reflex. Molte delle foto fatte su WhyMum sono state fatte con quella. Dove l’ho persa? Non ne ho idea, un giorno l’ho portata fuori e 3 giorni dopo non l’avevo più (perchè il bello è che io non mi accorgo mai subito di aver perso qualcosa).

Ieri la portiera della nostra macchina nuova ha avuto un incontro molto ravvicinato con un paletto. Mio marito per fortuna si è messo a ridere ma mi ha detto: “Non deve succedere”. E io: “Ovvio, per questo sono così desolata. Purtroppo in macchina mi capita spesso di incastrarmi”. E lui: “è una metafora della vita”. E io, con l’autostima sempre più sotto i piedi, ho risposto : “è già, a pensarci bene è proprio così”.

Avete anche voi qualche “disastro” da condividere? Piccoli incidenti domestici finiti bene?