Storie: nonni creativi
Che sensazione di dolcezza il ricordo dei miei nonni. Ancora presente è il senso di protezione e di rifugio emanato dagli anni trascorsi, dalla guerra superata, dalle sofferenze e gioie vissute, dall’equilibrio della solitudine.
E oggi ancora vedo volti di nonni in giro per le strade, fuori dall’asilo, a casa delle amiche, con i miei occhi ormai adulti ma sempre inteneriti.
La casa dei nonni è il luogo magico dove “ci sono tanti giochi”. Ma i giochi sono pochi, e i nonni sono i maghi che trasformano gli oggetti con i loro incantesimi riuscendo a rendere un pomeriggio unico e speciale.
Oggi vorrei raccontarvi uno di questi incantesimi. Pier è un nonno unico nel suo genere: un ingegnere elettronico in pensione dalle mille passioni; non ha un attimo libero fra ricerche su internet, organizzazione di feste con gli amici, pomeriggi con il suo nipotino di 5 anni. Simone non vede l’ora di andare dal nonno dopo l’asilo, e per alcuni mesi l’obiettivo è stato finire “il progetto”.
Il suo nonno l’ha trasportato in un mondo magico fatto di pezzi riciclati, di elettronica e di bottoni che accendono la fantasia. Insieme hanno realizzato il “puzzle dei desideri”: un piccolo ventilatore colorato, un’elica che gira veloce, una sirena dei pompieri, una piccola pila luminosa e tante altre funzionalità, in un’escalation di accensioni che dà grande soddisfazione a un bimbo piccolo.
Il piccolo Simone, orgoglioso del lavoro svolto, lo mostra a tutti quelli che entrano in casa. Il lavoro di squadra amplifica il successo dell’impresa e il suo compagno di avventura è proprio lui “il suo amico nonno” che trasferisce il sapere più grande: quello degli interessi coltivati con divertimento e del gioco creativo. Il tutto condito da passione e curiosità: doni preziosi per la crescita sana dei nostri figli a cui i nonni partecipano, molto spesso, da veri protagonisti.